FRANCISCO REBAJES
FRANCISCO TORRES REBAJES nacque nel 1907 nella Repubblica Dominicana da
genitori spagnoli. Da bambino imparò nel calzaturificio del padre la lavorazione di
diversi materiali. A 14 anni decise di inseguire il sogno americano imbarcandosi per
New York, dopo aver falsificato la sua età. Possedeva solo i suoi pochi risparmi, 300
dollari regalati dal padre e il suo primo paio di calzoni lunghi.
Riuscì a sopravvivere alcuni anni facendo lavori precari come il fattorino o l’addetto alle pulizie, o
chiedendo l’elemosina durante la Grande Depressione. Nel 1932 conobbe e sposò una
giovane newyorkese, Pauline, contro la volontà dei genitori di lei. Trascorsero la prima
notte di nozze nei vagoni della metropolitana e poi vennero ospitati da un amico
peruviano.
Per due mesi girarono per le strade cercando lavoro; Francisco, ora
chiamato Frank, raccoglieva da terra barattoli e pezzi di metallo e li trasformava in
piccoli animali.
In occasione di una mostra d’arte all’aperto a Washington Square
In occasione di una mostra d’arte all’aperto a Washington Square
espose i suoi prodotti su un asse da stiro: li comprò tutti il direttore del Whitney
Museum of American Art, appena creato, e col ricavato Frank poté affittare un locale
nel Greenwich Village, che divenne il suo laboratorio, negozio e casa. Nello stesso
tempo brevettò il suo marchio “Rebajes” come gioielli e accessori in metalli preziosi.
Nel 1934 poté già permettersi di traslocare in locali più grandi. Contemporaneamente
introdusse, per la prima volta nell’ore’ceria, l’uso del rame per i gioielli.
L’attività cresceva sempre di più e nel 1937 una sua scultura vinse la medaglia di bronzo
L’attività cresceva sempre di più e nel 1937 una sua scultura vinse la medaglia di bronzo
all’Esposizione Universale di Parigi. Vinse altri premi nel 1939 all’Esposizione
Universale di New York. Nel frattempo modi’cò il suo marchio, sostituendo alla “s”
finale del cognome il simbolo dell’INFINITO, che prediligeva. Nel 1941 aprì un negozio
sulla Fifth Avenue, che divenne celebre per il suo design innovativo, da lui stesso
progettato.
Negli anni Cinquanta la ditta possedeva ben 500 punti vendita in tutti gli
Stati Uniti. Nel 1958 l’artista vendette l’attività al socio Otto Bade. Frank e Pauline si
trasferirono in Spagna e aprirono un negozio a Torremolinos, presso Malaga, un
pittoresco villaggio di pescatori frequentato dalle celebrità internazionali. Fondò un
nuovo marchio, Rebaxes, e rivolse la produzione a pezzi esclusivi di alto valore per
clienti come Geraldine Chaplin o il duca di Windsor.
Tuttavia, fin dai primi anni Settanta il suo interesse si spostò dall’oreficeria alla
scultura, concentrandosi su un progetto intitolato Ovule, basato sull’espressione del
moto perpetuo. Ne nacquero più di 300 opere come variazioni sullo stesso tema.
Riuscì a organizzarne un’unica mostra, a Malaga, solo nel 1988. Nel 1989, in seguito
alla morte di Pauline, malata di Alzheimer, chiuse il negozio.
Nel 1990 fu invitato a presentare la sua opera al MIT di Boston, riscuotendo un enorme successo.
Nel 1990 fu invitato a presentare la sua opera al MIT di Boston, riscuotendo un enorme successo.
Ma la notte stessa della presentazione, non reggendo il peso della solitudine dopo la scomparsa
della moglie, si tolse la vita in un hotel di Boston